Kunsthistorisches Museum+Rathausfilmfest

Kunsthistorisches MuseumNel 2004, l’ultima gita del mio triste periodo alle superiori, avevo visitato il Naturhistorisches Museum, che mi aveva lasciata stufa ma soddisfatta, con tutti quei dinosauri e animali impagliati (oddio, quello un po’ meno). La Lonely Planet (che trovo sempre più piena di Kunsthistorisches Museumerrori) dice che è impossibile visitare il Kunsthistorisches in un solo giorno; saremo degli stakanovisti dei musei, ma ce l’abbiamo fatta in un paio d’ore, sfruttando il fatto che il giovedì molti musei sono aperti fino alle 21. La struttura del palazzo è identica al Naturhistorisches: due piani più uno sotto la cupola, collegati da una scala di marmo con una statua di Canova sul mezzanino. All’entrata è necessario lasciare gli zaini nel guardaroba, con una mancia di almeno 50 cent.
Kunsthistorisches MuseumIl percorso attraverso le sale è sempre caotico, con l’aggravante che vedere prima i barbari, poi i romani e poi i greci non è il massimo per avere un minimo di filo storico. Alcuni pezzi erano ancora a Palazzo Grassi (Venezia) per la mostra “Roma e i barbari” appena conclusa. Il primo piano è forse il più interessante, con sculture in marmo e bronzo, vasi greci a figure rosse e nere, e soprattutto gioielli e accessori in oro Kunsthistorisches Museume pietre preziose, che lasciano di sasso per la loro elaborazione (se pensiamo alle possibilità tecnologiche di oggi e al minimalismo del nostro design…). Specialmente i “pezzi” dalla Romania Kunsthistorisches Museumfanno pensare a quanto poco sappiamo della storia di quel Paese, che nel primo medioevo realizzava cose del genere. Le sale egizie non hanno niente Kunsthistorisches Museumche non ci sia ad es. a Torino, anche se le mummie di coccodrillo e ibis non avevo ancora avuto l’occasione di vederle. E c’è perfino un’intera tomba, che in origine si trovava ai piedi delle piramidi di Giza.
Il secondo piano ha una collezione sterminata di dipinti fiamminghi, tra cui uno molto bello di Vermeer, qualcosa di Rembrandt e Rubens il vecchio. Kunsthistorisches MuseumSarà che siamo abituati alla scuola italiana, ma non riuscirò mai a farmi piacere questa pittura che abbozza appena i volti scatenandosi nei particolari dell’abbigliamento, con l’effetto che non sembra nemmeno dipinto dalla stessa persona. Belli però Kunsthistorisches Museumi quadri che studiano luci e ombre in condizioni particolari. Ma poi, a costo di fare la nazionalista, i pezzi forti sono quattro tele di Kunsthistorisches MuseumArcimboldo (Acqua, Fuoco, Estate, Inverno), qualche Canaletto e qualche Tiepolo, un Caravaggio, e la Madonna del prato di Raffaello. Anche Velazquez non è male, ma nel museo ci sono soprattutto ritratti di nobili.
L’ultimo piano l’abbiamo visto proprio di fretta, ci sono dei cartoni Kunsthistorisches Museumpreparatori per degli affreschi, una mostra temporanea sull’arte greca contemporenea, una collezione di monete e perfino una di salvadanai (Sparkassen). Vale la pena farci un salto per ammirare il ristorante al primo piano, con i tavolini a lume di candela.

Rathaus Filmfest_ciboCena al Rathaus, dove mi sono dovuta arrendere all’evidenza: tra vegetariani e cucina viennese non c’è molto feeling. Per fortuna lo stand del ristorante iraniano “Apadana” (c’è anche in zona Naschmarkt) almeno qualcosa lo offriva. Rathaus Film festNiente male anche l’Operngala, la registrazione di un concerto del 2007 a Baden-Baden (D) con niente meno che Anna Netrebko, Elina Garanca, Ramon Vargas e Ludovic Tézier. Bel programma, concluso alla grande dal classico “Libiam” della Traviata. È sempre una soddisfazione sentire l’opera italiana valorizzata in tutto il mondo, ma è così triste che non ci siano mai cantanti italiani… Almeno il direttore era genovese 🙂

4 Risposte to “Kunsthistorisches Museum+Rathausfilmfest”

  1. Grissino Says:

    Tra vegetariani e cucina viennese non c’è molto feeling?
    😀
    Eh, effettivamente… ma ci sono anche ristoranti vegetariani qui e poi non ti scordare dei DOLCi. Qui puoi tranquillamente fare il pasto con un dolce sostanzioso… che so, un Mohr in Hemd?
    😉

    Al Kunsthistorisches Museum ci andró perché mi interessa. I quadri peró mi annoiano, sono attirato molto di piú dalle mummie!!

  2. xalira Says:

    Eh, mummie umane ce ne sono pochine… Ma hanno tutto il loro corredo di amuleti, statue e perline 🙂

  3. Morpheu5 Says:

    Eh, ma non puoi fare il pasto con un dolce se hai da smaltire una ventina di chili. Per fortuna noi necrofagi possiamo contare sulla carne magra e sull’insalatina di contorno.

    Due noticine: Giuseppe Arcimboldi è meglio noto come Arcimboldo, sennò uno sbaglia col teatro. Poi lo stand iraniano si chiama Apadana, senza la i.

  4. xalira Says:

    Oops, merci 😛

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