Haus der Musik

Uff, sono davvero in ritardo ma mi sembra di non avere mai tempo per scrivere.

Haus der Musik Haus der Musik Haus der Musik Haus der Musik
Una pseudo-cantante e un ingegnere specializzando in informatica musicale non potevano mancare l’appuntamento con la HDM (a metà strada tra lo Stephansdom e la Staatsoper), un museo dall’impostazione decisamente moderna sulla musica e il suono in generale. Il nome “Casa della musica” è altisonante ma alla fine dà l’idea di un luogo accogliente dove divertirsi; e infatti sono i bambini il target di riferimento, basta vedere i poster e i dépliant sparsi in tutti i punti informazione della città.
Ingresso fino alle 22, con la possibilità di ottenere un combi-ticket per la Mozarthaus. Avrei dovuto immaginarlo, ma se Haus der Musikchiude così tardi c’è un motivo ben preciso: per vederlo tutto non basterebbe un pomeriggio. E non tanto per le dimensioni quanto per fruire almeno qualcosa del mare di informazioni che vengono offerte: come si propaga il suono, come si è evoluto l’orecchio, come funziona il processo di riconoscimento vocale, come vengono prodotte le vocali e le consonantiHaus der Musik, cosa si sente nel corpo della madre prima di nascere… E ovviamente, una sala per ogni musicista che ha lavorato e vissuto a Vienna, da Haydn a Mozart a Beethoven, Schubert, Mahler, con riproduzioni degli strumenti che utilizzarono e di lettere e partiture (per Mozart la prima composizione, a 8 anni, e l’ultima, a 36, per Beethoven un testamento quasi in forma di poesia). Nel caso di Mozart c’è perfino una statua stile Madame Tussaud’s intenta a scrivere musica.

Quello che da noi sarebbe una rassegna seriosa di teche con spiegazioni chilometriche qui diventa quasi arte grazie alla cura per il design di ogni sala; ma soprattutto, la creatività unita alla tecnologia crea un modo parallelo di apprendere le cose giocando. Così si può infilare la testa in un buco e sentire i gabbiani e i veneziani del Canal Grande di Venezia, Haus der Musikmisurare la propria soglia dell’udito (ahiahi Mp5!), capire grazie a dei cornetti acustici a che livello di sordità era Beethoven quando compose le sue opere più celebri. E per chi ha voglia di esagerare con qualche tocco può crearsi il proprio brano e masterizzarlo su Haus der MusikCD. E tutto questo perfino nel museo dei Wiener Philharmoniker, dove tra gli occhiali da lettura di Brahms e i dischi di platino vinti dall’orchestra si può comporre un valzer tirando dei dadi. Gli stessi Wiener si sono prestati (divertendosi un sacco senza dubbio) al gioco del direttore d’orchestra, che permette ai visitatori di dirigere con una bacchetta a infrarossi una delle migliori orchestre del mondo. Sembra facile, a guardare gli altri…

Vienna_cibo Alla ricerca disperata di un posto dove mangiare, siamo finiti dal classico kebabbaro, che però è stato così gentile da rifilarci dei falafel vegetariani con Vienna_cibopeperoncino e tanta cipolla, che incredibilmente non ci ha perseguitati per tutto il giorno dopo. E sempre in tema culinario, finalmente ho assaggiato un dado di Sacher Torte della catena di pasticcerie Aida; sarà che nel 2004 ne avevo mangiato una vera fetta, con tanto di Schlagober (indispensabile), fatto sta che era troppo dolce. Anche se ci ha dato la forza per il giro alla HDM, senza saremmo finiti male.
 

Haus der MusikInfo varie HAUS DER MUSIK:
Seilerstätte 30, A-1010 Wien
Tel. ++43-1-516 48 | info@hdm.at
Orari: tutti i giorni 10:00 – 22:00
Prezzi: intero 10,00 €, ridotto 8,50 € (studenti fino ai 27 anni, over 65, disabili), bambini fino ai 12 anni 5,50 €, gratis fino ai 3 anni

4 Risposte to “Haus der Musik”

  1. Grissino Says:

    Secondo me il problema é che la Sacher fa pena di per se. E’ giá dolcissima nella ricetta originale. Aida poi é piuttosto dolce. Dovresti assaggiare la nousse torte dell’Oberlaa 😉

  2. xalira Says:

    Infatti ho già visto un paio di pasticcerie dell’Oberlaa e di sicuro entro dopodomani ci facciamo un giro 🙂

  3. nonhovoglia Says:

    Per la Sacher io adoro quella di Diglas. La preferisco a quella dello stesso Hotel Sacher. 🙂

  4. Grissino Says:

    Anche mia mamma dice che Diglas é ottimo ma (incredibile) non l’ho ancora provato
    😛

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